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Provengono da Mauritania, Belgio, Francia, Spagna, Grecia, Croazia, Germania e molti altri Paesi europei a cui si aggiunge una consistente partecipazione italiana, le oltre 70 opere, tra fiction, documentari, film sperimentali e film d’animazione, in concorso per la quarta edizione del Premio Ermanno Olmi destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi.

Sono Flores del precipicio di Andrea Gatopoulos (Spagna, Italia, Brasile, 2022), Garfield Coquillage di Paul Marques Duarte (Francia, 2022), Sonnenstube di Davide Palella (Italia, 2022) e La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo di Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo, Davide Morando (Italia, 2021) i quattro film finalisti a cui martedì 6 dicembre la giuria composta da Filippo Ticozzi (regista), Diana Cardani (responsabile sezioni cinema d’animazione e Kino Club Bergamo Film Meeting), Donatella Palermo (produttrice cinematografica), Andrea Zambelli (regista, sceneggiatore e direttore della fotografia) e Erika Ponti (produttrice cinematografica) assegnerà il Premio Ermanno Olmi e la menzione speciale all’opera più significativa che rifletta sul tema “La religione delle piccole cose”.

I FILM FINALISTI

Flores del precipicio

di Andrea Gatopoulos (Spagna, Italia, Brasile, 2022)

Lucia è tornata sull’isola dove tutte le case sono bianche. Sono passati quindici anni dal giorno in cui è stata portata via. Suo padre la sta aspettando.

Garfield Coquillage

di Paul Marques Duarte (Francia, 2022)

Quando la marea si ritira, Killian si aggira sull’immensa spiaggia deserta con il suo amico Maxime. Tra le alghe e i detriti, i due ragazzi sono alla ricerca di questo strano guscio arancione che da decenni viene ritrovato sulla costa: il telefono di Garfield.

Sonnenstube

di Davide Palella (Italia, 2022)

Sergio Cortesi ha dedicato la sua vita all’osservazione solare. Alla “Specola solare” di Locarno, tra il 1957 e il 2021, ha realizzato oltre 15.000 disegni di macchie solari, spinto dalla fede di un monaco al quale il suo stesso dio non ha mai dato risposta.

La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo

di Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo, Davide Morando (Italia, 2021)

A Serravalle Langhe la tradizione vuole che, ogni anno da più di settant’anni, si giochi la partita di nascondino più grande del mondo. Tutti si nascondono per onorare la memoria dei partigiani che, durante la Resistenza, furono costretti a darsi alla macchia per salvare sé stessi e tutto il paese.

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